Nel contesto della 20ma edizione del Festival dell'Economia di Trento (www.festivaleconomia.it) è stato organizzato il workshop
I Certificates e il più celebre gioco a mattoncini: un parallelo per la comprensione dei prodotti d’investimento per i privati.
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Morya Longo, Il Sole24Ore, 22 maggio 2024
Un uomo che pedala in bicicletta sul dorso di una tigre? Ha un profilo di rischio aggressivo. Uno che resta all’interno di una sua comfort zone rappresentata da un recinto di piante? Ha un profilo di rischio basso. Un altro che tiene i suoi risparmi dentro una trasparente e ben visibile sfera di cristallo? Ha un profilo di rischio altrettanto moderato. Ecco la finanza per immagini. Ecco l’educazione finanziaria fatta ai ragazzi, coi ragazzi, attraverso costruzioni create in tempo reale con il Lego.
Al Festival di Trento accade anche questo: in un evento organizzato da Acepi (l’associazione dei Certificati finanziari) dedicato all’educazione finanziaria per i giovani tra i 16 e i 26 anni, il professore a contratto presso l’Università Bicocca di Milano, Giorgio Beltrami, ha portato tre ragazzi a “costruire” i vari profili di rischio con i mattoncini di Lego. Per far toccare con mano a loro, e a tutta la platea di una sala strapiena, il punto di partenza di chi vuole approcciarsi agli investimenti: capire il proprio profilo di rischio per costruire il proprio portafoglio “su misura” in base alle proprie esigenze.
La scarsa educazione finanziaria è uno dei tasti dolenti dell’Italia. Nel nostro Paese la ricchezza privata è elevata, ma la cultura in materia di investimenti e risparmio è molto bassa. Questo mette in pericolo il grande patrimonio che le famiglie italiane hanno costruito nei decenni. «In Italia la cultura finanziaria è molto bassa - osserva la consulente finanziaria Ginevra Zucconi Galli Fonseca -. Spesso si dedica più tempo per scegliere un divano che un fondo pensione». Ecco perché è sempre più importante trovare canali di comunicazione che raggiungano soprattutto i giovani. «Da qui la mia idea di aprire una pagina Instagram dedicata alla divulgazione finanziaria», spiega Zucconi. Ma i social network pongono varie insidie («bisogna selezionare profili seri e diffidare di chi promette guadagni da sogno») e soprattutto restano superficiali. Ecco perché poi «bisogna approfondire». Ognuno deve essere artefice della propria educazione finanziaria. Costruirla mattoncino per mattoncino, come con il Lego.
I primi mattoncini sono concetti importanti, come sottolinea Pierpaolo Scandurra, Ceo Certificati e Derivati: bisogna scegliere cosa fare dei propri soldi («Tenerli fermi? Investirli? Spenderli?»), bisogna comprendere bene qual è il proprio profilo di rischio (prudente, moderato o dinamico) e poi scegliere la composizione del proprio portafoglio in base a binomio rischio-rendimento di ogni strumento finanziario.
Dalle azioni, alle obbligazioni, arrivando fino ai Certificati: «Strumenti flessibili - spiega Scandurra - con un rendimento atteso medio-alto e un rischio medio». Parole condivise da Nicola Francia, presidente di Acepi che ha aperto la giornata: «Tra l’intenzione e una decisione di investimento consapevole c’è l’educazione finanziaria - osserva -. Acepi ci crede fattivamente da sempre. Applicare i migliori modelli e le migliori pratiche di asset allocation attraverso i Certificati è ormai naturale per noi professionisti, ma resta sfidante per i giovani. Crediamo che l’educazione finanziaria sia la chiave per la crescita dei mercati». La speranza è che il messaggio attecchisca. Piano piano. Mattoncino per mattoncino. Sono disponibili a pié pagina le slides