Il mercato dei certificati offre molteplici tipologie di strumenti, ma occorre considerare come l’offerta di prodotti sia caratterizzata da un continuo processo di innovazione per mantenere il passo sia delle richieste degli investitori che delle variazioni del contesto di mercato.
ACEPI, nella definizione del processo classificatorio, ha diviso i certificati esistenti sul mercato in quattro categorie, a seconda della presenza o meno di protezione del capitale investito.
- Certificati a capitale protetto
- Certificati a capitale condizionatamente protetto
- Certificati a capitale non protetto
- Certificati a leva
La protezione del capitale può essere di natura assoluta oppure condizionata all’accadimento di un determinato evento. In questo caso generalmente è prevista una barriera che, se superata, fa cessare di esistere la protezione del capitale investito, modificando di fatto il rimborso a scadenza del certificato.
In aggiunta, ciascuna tipologia può prevedere diverse varianti:
- Standard: costituisce la tipologia del certificato originariamente proposta dagli emittenti al mercato e spesso più diffusa. E’ generalmente più semplice rispetto alle altre sottotipologie disponibili;
- Autocallable: prevede il rimborso anticipato nel caso si verifichino determinate condizioni;
- Protection: offre la protezione del capitale anche per tipologie differenti dagli Equity Protection;
- Short: consente di sfruttare i ribassi del sottostante;
- Worst of: è caratterizzato dall’avere diversi sottostanti la cui performance dipenderà dalla dinamica di quello con il rendimento inferiore;
- Best of: è caratterizzato dall’avere diversi sottostanti la cui performance dipenderà dalla dinamica di quello con il rendimento più elevato;
- Rebound: prevede l’attivazione di opzioni qualora il sottostante raggiunga una determinata barriera;
- Asian: il livello del sottostante non viene rilevato puntualmente all’emissione e alla scadenza del prodotto, ma anche durante la vita. Per esempio il valore finale del sottostante è ottenuto dalla media delle rilevazioni mensili;
- Coupon: questa tipologia di certificati propone, oltre agli eventuali premi di rimborso (a scadenza oppure anticipati), anche la distribuzione di proventi durante la vita dello strumento a condizione che definite condizioni del sottostante si avverino;
- Booster: sono certificati che prevedono una partecipazione al rialzo/ribasso superiore al 100% nel caso il prezzo del sottostante raggiunga determinati livelli;
- Digital: è una sottotipologia di certificati che prevede premi di rimborso condizionati al superamento da parte del sottostante di un predeterminato livello, la cui entità è predefinita all’emissione e indipendente dal livello raggiunto dal sottostante;
- Double chance: individua certificati che prevedono la distribuzione di proventi anche nel caso in cui il sottostante sia inferiore allo strike a condizione che la protezione condizionata risulti attiva;
- Cliquet: sono certificati caratterizzati dalla presenza di opzioni finanziarie che si attivano qualora il sottostante raggiunga predeterminati livelli durante le date di osservazione previste.
Inoltre, ci possono essere certificati che prevedono un Cap, cioè hanno un limite predefinito ai possibili guadagni; oppure sono di tipo Quanto, cioè offrono la protezione dalle oscillazioni valutarie del sottostante.
La partecipazione al rialzo e al ribasso del sottostante può, inoltre, essere maggiore (oppure inferiore) al 100%, consentendo una esposizione più (o meno) che proporzionale alle variazioni del sottostante.